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Visualizzazione dei post da ottobre, 2015

A mia madre Francesca di Rita Di Giuseppe.

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“A mia madre Francesca” un libro scritto da Rita Di Giuseppe che spiega con le sue parole la motivazione di questa dedica: “Dedico il libro a mia madre, raccontando parte della sua vita vissuta, a quei tempi, nella gioia dell’infanzia interrotta presto dalla guerra. In questo libro ci sono tutti i ricordi che gli sono rimasti impressi nel cuore e che raccontava sempre a noi figli ed alle persone che amava. Era un suo desiderio scrivere un diario su tutto ciò che aveva vissuto negli anni della giovinezza e della guerra, magari solo per se stessa, ma non era capace di farlo ed allora chiedeva aiuto ai figli o alle nipoti. Sì, un giorno lo faremo, le dicevo sempre, ma senza avere un reale desiderio di farlo, tutta presa dalla mia vita da ragazza prima e da donna sposata dopo. A due anni dalla sua morte, pentita di non averlo fatto prima, mi sono decisa a scrivere i suoi ricordi, che ora sono diventati miei. Leggendo queste pagine mi sembra di rivedere mia madre e vivere insieme co

Il centenario di zia Teresina Conte.

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Teresa Conte Era un venerdì del 1915, quando a Minturno, allora in provincia di Roma, l’8 ottobre, nasceva Teresa Conte. Zì Teresina, come tutti la conoscevano e la chiamavano nel casale di Tremensuoli, ha festeggiato il centenario, proprio nella frazione collinare di Minturno, sabato 10 ottobre, nel salone parrocchiale della chiesa del Sacro Cuore. Nel pomeriggio aveva ricevuto, presso la propria abitazione in Via Festarola, l’omaggio dell’amministrazione comunale; alle 16:30 ha partecipato alla messa, officiata da don Massimo Capodiferro, nella chiesa di san Nicandro, cui zì Teresina è devota da sempre. Alla grande festa nel salone hanno partecipato, parenti, paesani ed amici della centenaria, che ha raccontato i suoi ricordi a Telegolfo ed ai presenti; il nipote Maurizio era da un anno che preparava questa sorpresa a Teresa, che s’è prestata alle numerose foto, ad un ballo con il figlio Gino, a spegnere le candeline della torta raffigurante una sua foto in età giovanile. D

I casali dell'"Università" baronale di Traetto.

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Tremensura 1963 (Tremensuoli) Polcarino (Pulcherini) Tremensuoli, Vico Gelso La terra di Traetto tiene nel suo territorio quattro casali. Il primo dalla parte di levante, chiamato il casale del Tufo, distante da essa circa mezzo miglio, è situato sopra ad una collina; consiste in alcune habitazioni, per mezzo le quali vi è una strada con la chiesa a tetti sotto il titolo di san Lonardo, dal quale casale si ha la veduta del mare, et l'habitanti sono tutti campieri. Due altri casali sono dalla parte verso tramontana. Il primo chiamato di santa Maria dello Levano è distante da un miglio e mezzo dalla strada che va a Spigno e Fratte. Al principio se ritrova una chiesa coperta a tetti con due altari dell'istesso nome di santa Maria dello Levano, nella quale si celebra la messa ogni festa, e poco più avanti sono davanti case poste dall'una e l'altra parte della strada. Per distanza de circa mezzo altro miglio se ritrova l'altro casale detto de Polcarin