Tremensuoli: San Nicandro 2010 (In ricordo di Mimmo).






La festa in onore a San Nicandro, protettore di Tremensuoli, frazione collinare di Minturno è terminata anche quest’anno. La centenaria manifestazione di fede ha però visto un calo di presenze, a causa di un visibile ridimensionamento del programma civile. L’idea del parroco, Padre Luigi di officiare le sante messe, della sera di sabato 7 e del giorno di festa domenicale, in Piazza San Nicandro, all’aperto ha permesso di rendere omaggio al santo protettore ad un consistente numero di fedeli, sia residenti, che tornano al “paesello” da ogni parte del mondo per stringersi intorno a San Nicandro Martire. La processione di domenica 8 agosto ha percorso, come sempre, le viuzze dell’antico bordo minturnese, facendo sosta agli altarini devozionali sparsi per Tremensuoli; Padre Luigi ha cercato di sensibilizzare gli abitanti nell’intento di non sfaldare una comunità che è da sempre il cuore pulsante della collina tremensuolese, mettendo da parte gli asti, i pregiudizi, le critiche, cercando invece di diventare una comunità stretta intorno alla parrocchia ed al patrono. La benedizione dall’altare posto sul palco di “Capotrivio” si spera che abbia fatto aprire il cuore e la mente dei fedeli presenti in piazza, rafforzata anche dalle parole del rappresentante dell’Amministrazione Comunale di Minturno, Pietro D’Acunto, che si è proposto quale collaboratore per le prossime edizioni della “Festa”, e commuovendosi nel sentirsi tremensuolese doc. Negli ultimi anni la grande testimonianza d’amore per San Nicandro era riuscita fondere insieme la fede con la parte ludica grazie all’impegno dei vari comitati dei festeggiamenti, che purtroppo quest’anno sono venuti a mancare, per motivi sconosciuti. Siamo sicuri che San Nicandro farà il “miracolo” di unire i tremensuolesi e che li faccia animare dallo spirito giusto affinché la comunità locale diventi un corpo ed un’anima solo, cercando di mantenere sempre viva la devozione al Santo per non far “morire” un pezzo di paradiso, come ha affermato Padre Luigi, caro a quanti, emigrati in tutto il mondo, non hanno mai dimenticato le proprie origini. Domenica 8 agosto, è stata rispettata la tradizione dei “Botti di San Nicandro”; nelle serate del fine settimana di festa è venuta a mancare l’appuntamento con lo spettacolo, seguito dalla delusione di quanti, come ogni anno, sono venuti a godersi la brezza della collina, la bellezza del panorama del Golfo di Gaeta, e che hanno trovato solamente alcune esibizioni di personaggi locali che hanno cercato d’allietare le serate della festa. Non possiamo fare a meno di ricordare il nostro carissimo Mimmo che tanto ha fatto per le precedenti edizioni dell'evento di fede. Appuntamento al 2011, sempre nella seconda domenica d’agosto, sperando che la festa torni grande come San Nicandro sicuramente vorrebbe.

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